Introduzione

I vocaboli sono esposti nel modo seguente:
forma dialettale, eventuale pronuncia, formazione del plurale se irregolare, formazione del femminile irregolare per certi nomi o aggettivi, categoria grammaticale, traduzione in italiano, fraseologia; a volte un link rimanda ad altre parole, ai modi di dire, ai proverbi, alle coniugazioni di alcuni verbi, ad immagini fotografiche.

LA GRAFIA

Nel corso dei 40 e più anni dedicati a questo lavoro, ho dovuto aggiornare varie volte la grafia dei vocaboli, visti i cambiamenti che si sono succeduti in questo lasso di tempo. Una volta si utilizzava la k al posto della c velare (kànbra/cànbra), č al posto della c palatale (čéda/céda), ñ al posto di gn (ñàñera/gnàgnera) ecc.; poi, si è pensato che forse era meglio non discostarsi troppo dalla grafia italiana (un po’ di buonsenso…). La k è tornata ad essere c, la ñ è tornata ad essere gn!

Valgono le regole di lettura dell’italiano, con le seguenti precisazioni:

grafia

definizione

esempi in italiano

esempi in dialetto

ch

c velare

in fine di parola

cane, capra

stòch (pezzo di legno),

rocsòch (zaino)

c

c palatale

in fine di parola

ciliegia, ciclamino

foradìc (punteruolo)

borlìc (pancia)

s

s sorda

quando si trova fra due vocali,
nella pronuncia è indicata “ss”

sole, sasso

saróio (sole)

bàso (basso)

s sonora (“dolce”)

viene indicata

nella pronuncia:

rosa, rosario

a (rosa)

barà (sparare)

ö

vocale anteriore media labializzata

—–

mös (farinata)

pöna (penna)

z

interdentale sorda

[th inglese] (to think)

—–

zìngar (zingaro)

zìnche (cinque)

Per facilitare una corretta lettura tutte le parole sono state accentate, ad eccezione di quelle composte da una sola sillaba (vedi Monosillabi).
Si possono fare le seguenti puntualizzazioni:

ACCENTO ACUTO E ACCENTO GRAVE – VOCALI: E – O

é (e con accento acuto – pronuncia e chiusa) = spié (guardare), dié (giocare)
è (e con accento grave – pronuncia e aperta)= avèi (avere), mardlèi (moccioso)
ó (o con accento acuto – pronuncia o chiusa)= taió (tagliato), maló (ammalato)
ò (o con accento grave – pronuncia o aperta)= stòrto (storto), plòta (piastra)

MONOSILLABI

Le parole costituite da una sola sillaba non portano l’indicazione dell’accento, in quanto lo stesso cade ovviamente sull’unica vocale presente. In alcuni casi, però, per distinguere la natura del vocabolo (sostantivo/aggettivo/verbo/avverbio…), è stato utilizzato l’accento. Ad esempio: à (verbo “avere”) / a (preposizione semplice), é (verbo “essere”) / e (congiunzione), sta (agg. dimostrativo: questa) / stà (verbo “stare”), di (prep. articolate “dei, degli”) / (verbi “andare, dire”) ecc.
Nei monosillabi la pronuncia delle vocali e ed o è chiusa: me (me), te (te), vo (vuole), po (può), bon (buono), bol (francobollo), salvo indicazione diversa: tò, sò (pronomi possessivi “tuo, suo”), fòl (mantice), còl (collo).

VOCALI DOPPIE

Per la corretta pronuncia di certi vocaboli si propone la trascrizione con la vocale con l’accento lungo: significa che bisogna prolungare leggermente la pronuncia di tale vocale.

(NOTA 09.12.2015: sto aggiornando questa indicazione; viene rispettato l’accento acuto o grave nelle vocali “e” ed “o”: “ḗ”, ḕ, ṓ, ṑ)

fradisfrādis (fratelli), péspḗs (piedi), armèrarmḕr (armadio), malatìamalatīa (malattia), tostṓs (giovanotto), vòsvṑs (vostro, pron. possessivo), luslūs (luce), sössȫs (sorelle)

LA GRAMMATICA

Sono sintetizzate le principali regole:
articoli determinativi e indeterminativi;
formazione del plurale; casi particolari;
formazione del femminile dei nomi e degli aggettivi; casi particolari;
aggettivi e pronomi possessivi;
aggettivi e pronomi dimostrativi;
aggettivi numerali cardinali e ordinali;
il verbo (coniugazioni regolari: modi e tempi)
gli ausiliari “essere” e “avere”;
i verbi servili;
alcuni verbi irregolari di uso più frequente.

 

ABBREVIAZIONI

acc. accrescitivo
agg. aggettivo
agg.dimost. aggettivo dimostrativo
agg.indef. aggettivo indefinito
agg.num.card. aggettivo numerale cardinale
agg.num.ord. aggettivo numerale ordinale
agg.poss. aggettivo possessivo
art.det. articolo determinativo
art.indet. articolo indeterminativo
avv. avverbio, avverbiale
bot. botanica
cong. congiunzione
coniug. coniugazione, coniugato
dim. diminutivo
edil. edilizio (relativo all’edilizia)
esclam. esclamazione
espr. espressione
femm. femminile
fig. (senso) figurato
fraseol. fraseologia
inter. interiezione
inv. invariabile
iron. in senso ironico
loc. locuzione
loc.avv. locuzione avverbiale
masch. maschile
neg. negazione, negativo
n.pr. nome proprio
part.pass. participio passato
p.es. per esempio
per est. per esteso, per estensione
pl. plurale
pr. pronome
pr.dim. pronome dimostrativo
prep. preposizione
prep.art. preposizione articolata
pr.indef. pronome indefinito
prov. proverbio
pr.pers. pronome personale
pr.poss. pronome possessivo
rif. riferito
scherz. forma scherzosa
sf. sostantivo femminile
sim. simili
sing. singolare
sm. sostantivo maschile
spec. specialmente
spreg. spregiativo
tradiz. tradizione, tradizionale
v. vedi
v.aus. verbo ausiliario
v.dif. verbo difettivo
voce inf. voce infantile
v.intr. verbo intransitivo
v.rifl. verbo riflessivo
v.serv. verbo servile
v.tr. verbo transitivo